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Il successo di una cerimonia dipende, infatti, dalla scelta della location e dalla capacità dei suoi organizzatori di esaltarne il fascino naturale con un allestimento magistrale. Nei suoi 20mila chilometri quadrati la regione offre una grande varietà di scenari magici e panorami mozzafiato. Palazzi storici, masserie antiche, trulli, pagliare immerse negli ulivi secolari, muretti a secco, pale di Fico d’India e spiagge selvagge sono luoghi semplicemente perfetti per il destination wedding e non solo.
Quando si parla di Puglia bisogna individuare almeno 10 posti che caratterizzano la storia, la cultura e il paesaggio di questo territorio. Scegli la meta del tuo evento…
L’arte e la storia romana, medievale e rinascimentale si mischiano nella città definita,
non a caso, “la Firenze del sud”. Il capoluogo salentino è tappa obbligata per chi visita la Puglia e resterà impressionato dagli eccessi del barocco che caratterizzano soprattutto la Basilica di Santa Croce.
Il maestoso rosone centrale, profilato da foglie di alloro e bacche, è già di per sé un incanto.
Tutto il centro storico riluce di una splendida pietra leccese e le chiese barocche abbondano, ma occhio a non perdere il Duomo con il suo campanile alto 72 metri, il Palazzo Vescovile e il Seminario. All’epoca romana risalgono, invece, il teatro e l’anfiteatro del II secolo che ospitava, all’epoca, quasi 14mila spettatori.
Il cuore di Lecce è nel “salotto bene” di piazza Sant’Oronzo che ospita la colonna del Santo patrono, il Palazzo del Seggio (conosciuto come Sedile) e le chiese di San Marco e Santa Maria delle Grazie. La movida nel weekend, considerata la presenza di giovani universitari, è piuttosto vivace.
Il Salento è ormai conosciuto in tutto il mondo per essere la mecca del divertimento estivo e il successo internazionale è il risultato di una strategia di marketing turistico veramente efficace.
Ogni anno le paradisiache spiagge della penisola sui due versanti, Ionico e Adriatico, ospitano migliaia di turisti italiani e stranieri. Tanto che le strutture ricettive registrano l’overbooking.
La penisola salentina, quanto a paesaggi incantevoli, offre l’imbarazzo della scelta ma alcune tappe rimangono un imperativo: Gallipoli, nota come la “Perla dello Ionio” e sede per eccellenza della movida giovanile; Otranto con il suo prezioso centro storico che si affaccia su una spiaggia incontaminata; Santa Maria di Leuca, crocevia tra due mari con annesso Santuario e la deliziosa Castro che si arrampica sulla costa.
Da Pescoluse a Punta della Suina, da Porto Badisco a San Foca, sono numerose le spiagge che, grazie alle loro acque cristalline, si sono aggiudicate i primi posti nelle classifiche di Legambiente. Da non perdere un giro tra le grotte, come la Zinzulusa, la Grotta del Dia- volo o la Grotta Verde, meglio ancora se in barca.
Quando si arriva ad Otranto, si è già nel punto più ad Oriente d’Italia. La città si affaccia sull’Adriatico ed ha il suo cuore pulsante nel maestoso Castello Aragonese, circondato dalle mura difensive. Da visitare per scoprire i bastioni, i sotterranei e le torri.
Otranto, la città dei martiri, ha un fascino misterioso che ha ereditato dalla sua storia, custodita nella Cattedrale che risale alla seconda metà dell’anno mille. La Chiesa è una sintesi di diversi stili architettonici, con elementi bizantini, paleocristiani e romanici. Deve la sua fama alla mattanza del 1480 allorché i turchi, dopo alcuni giorni di assedio, espugnarono la città sterminando numerosi prelati e civili che si erano rifugiati all’interno, ricordati come gli 800 martiri cristiani.
Oggi Otranto è una delle mete più apprezzate dalla Puglia per il suo charme e per il caratteristico centro storico, fatto di viuzze piene di turisti e negozietti, che si vivacizza in estate.
Poco distante si trovano i laghi Alimini, immersi nella natura incontaminata, e la splendida Baia dei Turchi, chiamata così perché lì sbarcarono i turchi prima di invadere la zona nel XV secolo. L’intera zona presenta una ricchezza paesaggistica tale da essere stata inserita, dal Fondo per l’Ambiente Italiano, nell’elenco dei 100 posti da salvaguardare in Italia.
A metà strada tra la città di Bari e le province di Brindisi e Taranto si trova un’altra zona della Puglia rinomata per il suo paesaggio incantevole e per la tradizione culinaria: Valle d’Itria che comprende Locorotondo, Cisternino e Martina Franca. Ciò che colpisce lo sguardo dei visitatori sono le distese di ulivi, i muretti a secco con le pale di fichi d’india e i cactus. La gola è conquistata dal famoso capocollo e dagli altri prodotti tipici della zona, come le bombette.
Nella Valle d’Itria sorge uno dei borghi più belli d’Italia che deve il suo nome alla morfologia assunta dal centro abitato: Locorotondo. Caratteristiche sono le sue case bianche dai tetti aguzzi (le “cummerse”) e la maestosa Chiesa di San Giorgio Martire con il campanile alto quasi 50 metri.
Cisternino regala una vista panoramica eccezionale sulla valle ed è conosciuto sia per
la Chiesa Matrice di San Nicola che per la Torre dell’orologio. A fare da padrone però è
il cibo, anzi la carne alla brace che viene cotta nelle numerose macellerie divenute ristoranti a cielo aperto, al calar della sera. Da provare assolutamente le bombette pugliesi e le salsicce locali.
A pochi chilometri sorge Martina Franca, con la sua chiesa di Sant’Antonio, il Palazzo ducale in stile barocco e la Basilica di San Martino.
Il viaggio in Puglia deve partire dal capoluogo e dal suo centro storico in cui sorge la Basilica di San Nicola, esempio di architettura romanica. La Chiesa è conosciuta perché, nella sua cripta, custodisce le reliquie del Santo patrono della città ed è considerata un luogo di culto sia per i fedeli cristiani che per gli ortodossi.
Tra le numerose chiese del centro non si può trascurare la Cattedrale di San Sabino in cui, ogni 21 giugno, i raggi del sole illuminano il rosone della facciata.
Imprescindibile, poi, è il tour nelle stradine di Bari Vecchia, per riscoprire gli odori e i sapori della tradizione pugliese. Nelle case che si affacciano sui vicoli le donne preparano ancora le orecchiette “stracinet” sulla spianatoia di legno e friggono gli irresistibili panzerotti.
Da non perdere il Fortino di Sant’Antonio Abate con la muraglia e la passeggiata sul lungomare dove è possibile lasciarsi conquistare dai Palazzi Liberty e i colori del tramonto sull’Adriatico.
Uno dei simboli tipici della Puglia è il trullo: una piccola struttura di pietra imbiancata a calce e sormontata da un tetto di forma conica. Ma la maggior parte dei trulli si trova nella Valle d’Itria e in particolare ad Alberobello, un borgo pieno di fascino e mistero, che attrae continuamente migliaia di visitatori.
I Trulli e Alberobello, non a caso, sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1996.
Il solo Rione Monti ne ospita ben 1030, di ogni tipo, allineati lungo i margini delle stradine e alcuni visitabili all’interno. Molti trulli, originariamente abitazioni private, oggi sono diventati ristoranti tipici, negozi di souvenir o persino alberghi diffusi in città: luoghi insoliti dove trascorrere una notte o un’intera vacanza indimenticabile.
Un pezzo di Grecia nel Salento si trova ad Ostuni, la “città bianca” che risalta tra l’azzurro del mare e quello del cielo. Imperdibili le sue tortuose stradine e le abitazioni imbiancate a calce che sembrano piccole bomboniere. La città è una delle mete più apprezzate della penisola salentina; un luogo in cui si respira una perenne atmosfera di pace e vacanza e in cui passeggiare con l’animo sollevato.
Ai piedi del borgo, circondato da un’antica cinta muraria, si trovano due antiche porte, ancora intatte: Porta Nova e Porta San Demetrio.
Da visitare, poi, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita nel ‘400, che vanta il secondo rosone più grande d’Europa. La città abbonda di fascino, come le spiagge che la circondano e che meritano una visita: Torre Guaceto, Torre Pozzelle, Rosa Marina e Creta Rossa, tra le altre.
I Trulli e Alberobello, non a caso, sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco nel 1996.
Il solo Rione Monti ne ospita ben 1030, di ogni tipo, allineati lungo i margini delle stradine e alcuni visitabili all’interno. Molti trulli, originariamente abitazioni private, oggi sono diventati ristoranti tipici, negozi di souvenir o persino alberghi diffusi in città: luoghi insoliti dove trascorrere una notte o un’intera vacanza indimenticabile.
Sei in Puglia e non fai un giro alle Tremiti? Sarebbe davvero un peccato perdere la natura rigogliosa e selvaggia che caratterizza queste isole dalle acque caraibiche, fiore all’occhiello della Puglia e dell’Adriatico.
L’arcipelago è composto da cinque isole: San Domino, San Nicola, Capraia, Cretaccio e Pianosa caratterizzate da insenature magiche, calette incontaminate e spiagge ricoperte da ciottoli.
San Domino e San Nicola sono le uniche abitate; Cretaccio e Capraia si possono scoprire girando a piedi, mentre per visitare Pianosa, che fa parte di una Riserva Marina, occorro- no delle speciali autorizzazioni.
I fondali delle isole pullulano di pesci colorati e dalle forme curiose: un vero e proprio paradiso per i sub che si divertiranno a scoprire le grotte sommerse e persino i relitti di antiche imbarcazioni.
Intorno a Capraia si trovano i punti di immersione più spettacolari, come Punta Secca e Cala dei Turchi, Cala di Sorrentino e Cala Pietra del Fucile che si raggiungono facilmente in barca o a bordo di un gommone. Tutte le cale e le baie delle Tremiti presentano panorami mozzafiato e scorci imperdibili e, proprio per questo motivo, sono molto gettonate nel mese di agosto.
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